Diritto di conformità, questo sconosciuto: quali sono i diritti dell’acquirente?

La garanzia di conformità: i diritti dell’acquirente. Denuncia di non conformità entro 2 mesi dalla data in cui si è scoperto il vizio del prodotto.  Come comportarsi. La truffa degli acquirenti ai venditori

Pochi utenti online conoscono il significato di diritto di conformità per lo shopping online. Quasi nessuno, per altro, lo utilizza nel modo corretto, creando contrasti e conflitti con i venditori e inquinando il mercato online (in questo caso, anche gli acquirenti “collaborano” con i venditori truffaldini a distorcere lo shopping online).
Il diritto di conformità è una vera e propria garanzia, ovvero la garanzia che il venditore assicura all’acquirente in riferimento alle caratteristiche e alla qualità del prodotto acquistato, per tutelarlo da possibili (e involontari) vizi o difetti della merce.

Un prodotto può essere considerato difforme dalla descrizione se:

1. non è idoneo all’uso indicato e al quale servono di solito prodotti dello stesso tipo;
2. non è idoneo all’uso particolare voluto dall’acquirente, conosciuto e accettato dal venditore;
3. non è conforme alla descrizione fatta dal venditore;
4. non presenta le qualità e le prestazioni abituali di un prodotto dello stesso tipo o di quelle indicate dalla descrizione.

È evidente, dunque, che il venditore è responsabile verso l’acquirente per qualsiasi difetto di conformità esistente al momento della consegna del prodotto: anche per questo motivo, è sempre necessario controllare, con particolare attenzione, il prodotto sin dal momento in cui è consegnato dal corriere, per evidenziare possibili anomalie o malfunzionamenti.

I DIRITTI DELL’ACQUIRENTE

Innanzitutto, se riscontri danni all’imballo, devi aprire la contestazione di fronte al corriere, scrivendo una descrizione dettagliata sui documenti da firmare, con la procedura denominata “firma con riserva di controllo (o di verifica)“, di cui devi richiedere al corriere la copia (puoi approfondire leggendo «Spedizione, il corriere: ritardi, giacenze e pacchi danneggiati»).

Se il prodotto acquistato, invece, presenta un difetto di conformità, puoi chiedere al venditore la riparazione o la sostituzione della merce che devono essere eseguite dal venditore in un tempo ragionevole e senza spese: l’acquirente non deve pagare né le spese di spedizione né spese di manodopera, né spese per l’acquisto di materiali.

In aggiunta, l’acquirente ha anche il diritto di chiedere una riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto di vendita se:

1. la riparazione o la sostituzione del prodotto è troppo costosa o impossibile da realizzare;
2. il venditore non ha provveduto alla riparazione o alla sostituzione del prodotto entro un termine adeguato anche alle necessità dell’acquirente;
3. la sostituzione o la riparazione effettuata ha arrecato notevoli inconvenienti all’acquirente.

Naturalmente, la denuncia per difetto di conformità deve essere inoltrata al venditore entro il termine di due mesi dalla data in cui è è stato scoperto il vizio del prodotto (segnalato tramite messaggio o email al venditore stesso). È evidente che, in mancanza di una contestazione entro questo termine, l’acquirente perde il diritto di richiedere la riparazione o la sostituzione del prodotto oppure la riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto di vendita.

Ricorda che la garanzia di conformità del prodotto ha una durata di 2 anni a partire dal giorno di consegna della merce.

LA TRUFFA DEGLI ACQUIRENTI

A volte la segnalazione di difetto di conformità del prodotto acquistato nasconde una tentata truffa da parte dell’acquirente. Infatti, la presunta difformità può essere stata procurata dall’acquirente stesso nell’uso dell’articolo: quindi, non è già più possibile parlare di difformità, ma di difetto postumo (o, in casi particolari, di malfunzionamento). Per questo motivo, il venditore può richiedere all’acquirente documentazione fotografica o un video che attesti con chiarezza il difetto o la difformità rilevata.

Cosa può, però fare il venditore? Molto poco, perché le condizioni di vendita dei più famosi marketplace (come eBay e Amazon) tutelano moltissimo l’acquirente e pochissimo il venditore.

Tuttavia, ci sono casi in cui il “perdente” risulta essere l’acquirente: quanti clienti acquistano la merce e poi lamentano la difformità della stessa rispetto alla descrizione, per poi scoprire che non avevano mai letto la descrizione che riportava tutte le caratteristiche e le modalità di utilizzo del prodotto? Attenzione, dunque: pretendiamo lealtà, correttezza e qualità, ma – come acquirenti – dovremmo essere sempre leali e corretti con i venditori.

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