Tecnonidi, finanziamenti alle PMI pugliesi: come partecipare

Finanziamenti alla PMI tecnologiche pugliesi per sostenere competitività, occupazione e benessere. Solo per piccole imprese operative al massimo da 5 anni. Come partecipare al bando di Tecnonidi.

Le possibilità ci sono e qualcosa, comunque, si muove. La Regione Puglia ha stanziato 30milioni di euro al Fondo Tecnonidi per concedere nuovi finanziamenti alle PMI tecnologiche pugliesi al fine di sostenere la competitività, l’occupazione e il benessere del territorio, con l’obiettivo di agevolare gli aspiranti imprenditori ad avviare e sviluppare attività innovative e tecnologicamente evolute.

La dotazione finanziaria prevista è destinata a piccole imprese di recente costituzione o operative al massimo da cinque anni. L’obiettivo comune di queste realtà deve essere l’avviamento o lo sviluppo di piani di investimento tecnologico: i progetti devono ricadere all’interno di una delle aree di innovazione previste tra manifattura sostenibile, salute dell’uomo e dell’ambiente o comunità digitali, creative e inclusive. La prima categoria comprende i settori dell’aerospazio, dei beni strumentali, dei trasporti e di altri settori manufatturieri, come il tessile, l’abbigliamento o il chimico. La seconda concerne attività legate all’agroalimentare, all’ambiente, all’energia sostenibile e al farmaceutico. Il terzo infine considera l’industria culturale e l’innovazione sociale.

Potranno beneficiare dei finanziamenti previsti dal Fondo Tecnonidi solamente le imprese che risponderanno ai seguenti requisiti:

– non essere quotate;
– non essere iscritte da più di cinque anni al Registro delle Imprese;
– non aver distribuito utili;
– non essere costituite a seguito di una fusione;
– non aver rilevato l’attività di un’altra impresa;
– rispettare i canoni dimensionali di “Piccola Impresa”.

È importante inoltre che al momento della presentazione della domanda per finanziamenti alle PMI tecnologiche pugliesi, siano rispettati ulteriori criteri: le aziende devono essere regolarmente costituite e iscritte al Registro delle Start Up innovative. È fondamentale poi che i costi di ricerca e sviluppo siano almeno pari al 10% del totale dei costi d’esercizio in almeno in uno dei tre anni precedenti la concessione del finanziamento: nel caso si tratti di una start up, in cui non vi sono dati relativi agli esercizi precedenti, è necessario invece far valutare l’esercizio finanziario in corso da un consulente esterno. Per partecipare al bando è infine richiesto il riconoscimento del Seal of Excellence, un’iniziativa della Commissione Europea del programma “Orizzonte 2020”.

Per richiedere domanda di finanziamento ogni azienda dovrà presentare un progetto di importo complessivo compreso tra i 25 mila e i 350 mila euro: delle spese intraprese per il progetto, la soglia massima per i costi di investimento deve essere di 250 mila euro mentre quella per i costi di funzionamento di 100 mila euro.
Per le attività di investimento sono ammissibili spese per macchinari, impianti di produzione, arredi, automezzi, attrezzature varie, opere edili, software e licenze o brevetti. Le attività di funzionamento invece includono spese di personale, locazione di immobili, utenze varie (energia, acqua, telefono, ecc.), polizze assicurative, servizi tecnologici e informatici, marketing e consulenze digitali.

I finanziamenti alle PMI tecnologiche pugliesi verranno concessi solamente dopo un colloquio specifico per la valutazione del progetto: tutte le spese devono quindi essere sostenute dopo l’approvazione della concessione di finanziamento.
Le aziende potranno presentare la propria candidatura sulla piattaforma telematica Tecnonidi a partire dalle ore 12.00 del 19 settembre.

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